Invitalia bonus terme: elenco strutture e richiesta

Informazioni e richiesta del bonus terme Invitalia 

Il Bonus Terme è stato un incentivo gestito da Invitalia e mirato al settore del turismo termale. L’incentivo prevedeva l’erogazione di un buono per i richiedenti da utilizzare come compensazione per le spese sostenute. In questo modo veniva sostenuta la domanda a tutto vantaggio dei richiedenti e degli operatori di settore. Questo incentivo, terminato per l’esaurimento dei fondi stanziati, non è stato rinnovato nella legge di bilancio 2023; pertanto non sarà più possibile ottenere questo bonus per l’anno in corso. Naturalmente, nulla impedisce che questo incentivo venga ripreso in futuro nella stessa forma o in forma simile. Per questo motivo è interessante comprendere le caratteristiche del Bonus Terme Invitalia. 

    invitalia bonus terme

    Invitalia bonus terme: come funziona

    Il Bonus Terme di Invitalia era un tipo di incentivo mirato a sostenere l’acquisto di servizi termali. Potevano farne richiesta tutti i cittadini maggiorenni residenti in Italia. Invitalia ha gestito il Bonus Terme per conto del Ministero dello Sviluppo Economico. Il Decreto-legge 104/2020 aveva introdotto questa agevolazione, poi prorogata fino al 30 giugno 2022. 

    Una delle motivazioni per questa misura era il sostegno a un settore che durante la pandemia di Covid e le successive quarantene aveva patito una crisi marcata: le preoccupazioni sulla diffusione del virus in ambienti chiusi e affollati come cinema, discoteche e terme avevano avuto un impatto negativo sul fatturato di questi operatori. La logica del sostegno era quella di riattivare la domanda, anziché provvedere a un finanziamento diretto. 

    Tra i servizi ammessi al bonus vi erano tutte le prestazioni termali erogate da ogni istituto termale accreditato, con l’eccezione dei servizi di ristorazione e ospitalità. I servizi comprendevano tanto le prestazioni soggette ad Iva, quanto quelle esenti.

    Il Bonus Terme era pensato come un incentivo generico alla domanda di servizi termali. Questo non poteva essere concesso per le prestazioni termali già erogate a carico del Servizio Sanitario Nazionale o altri enti pubblici oggetto di benefici riconosciuti al cittadino. 

    Il bonus era strettamente personale, pertanto non cedibile ad alcun titolo. Né costituiva reddito imponibile del cittadino beneficiario: il Bonus Terme non rientrava nel calcolo dell’ISEE.

    I servizi ammessi e lo stato dei fondi

    Per poter ottenere il Bonus Terme, i cittadini erano tenuti a rivolgersi agli enti accreditati al sostegno. Fino a 200 euro per cittadino era erogato sotto forma di sconto in fattura.  Una cifra totale di 51 milioni e 940 mila euro era stata stanziata, all’esaurimento della quale si è interrotto il bonus e il sistema di prenotazione è stato chiuso automaticamente.

    Centri termali bonus terme invitalia

    La piattaforma Invitalia era il punto di riferimento per la gestione del Bonus Terme. I gestori degli enti termali, nella persona dei rappresentanti legali, erano tenuti ad accreditare le proprie attività sul sito di Invitalia. Solo gli enti che disponevano dei seguenti requisiti, in accordo con il Decreto Ministeriale del 1° luglio 2021 erano ammessi:

    • Iscrizione al registro delle imprese e stato attivo
    • Codice Ateco 2007 96.04.20 “stabilimenti termali”
    • Possesso dell’autorizzazione all’apertura dell’attività termale in vigore

    La procedura di accreditamento era eseguita accedendo tramite SPID. Ad Invitalia spettava il compito di verificare la documentazione inviata e il rispetto dei requisiti richiesti. Una volta accreditati, gli enti termali potevano prenotare i bonus per i cittadini richiedenti. 

    Lo stabilimento termale era tenuto a rilasciare un attestato di prenotazione della durata di 60 giorni. Questo era il termine ultimo per beneficiare dell’agevolazione da parte degli utenti.

    Una volta concesso lo sconto in fattura, l’ente termale aveva la possibilità di richiedere il rimborso caricando la documentazione sul sito di Invitalia.

    Come ottenere il bonus terme

    I cittadini maggiorenni potevano ottenere il Bonus Terme come accreditamento in fattura, per uno sconto massimo di 200 euro a persona. Fino al cento per cento della spesa poteva essere coperto dal Bonus Terme. Il cittadino avrebbe pagato solo la quota eccedente al bonus. Per ottenere l’incentivo, il cittadino era tenuto a rivolgersi ai soli enti termali accreditati, ragion per cui, prima di ottenere la prestazione, era buona norma sincerarsi dell’avvenuta registrazione sulla piattaforma di Invitalia da parte dell’ente termale.

    Il Bonus Terme era concesso tramite prenotazione preventiva, ovvero il cittadino non poteva ottenerlo immediatamente al pagamento fattura. Al contrario, era necessario prenotare il bonus contattando l’ente termale, che avrebbe registrato la richiesta per poi confermarla. Nessuna forma di rimborso a posteriori era ammessa.

    La prenotazione era specifica per l’ente termale. In caso di cancellazione della prenotazione non era possibile reindirizzare l’incentivo ad altri enti ma era necessario effettuare un’altra richiesta. Il termine ultimo per ottenere la prestazione termale era fissato al 30 giugno 2022.

    Invitalia: terme accreditate

    Il sito Bonus Terme Invitalia riporta tutt’ora l’elenco delle terme accreditate per l’erogazione del bonus. Questa informazione potrebbe essere ancora utile nel caso di un futuro rinnovo dell’incentivo. Attualmente, il Bonus Terme non è stato inserito nella legge di bilancio 2023. Ad ogni modo, in tutto, 192 enti termali risultano accreditati al 30 marzo 2022.

    La distribuzione regionale offre uno spunto interessante per comprendere la geografia e le dimensioni del settore. Con la sola eccezione della Regione Campania, i servizi termali sono una prerogativa delle regioni del Nord e del Centro. Tra queste, il Veneto è la Regione per eccellenza, che con 75 terme accreditate conta più del doppio di quelle della Campania, seconda classificata con 27 centri accreditati. Tra tutte, la sola Provincia di Padova conta ben 45 enti termali accreditati. Emilia-Romagna, Toscana e Lombardia presentano ancora una diffusione a doppia cifra, mentre Trentino-Alto Adige e Lazio si caratterizzano per due distribuzioni opposte: fortemente concentrate attorno a Trento nel primo caso, diffuse equamente tra le varie province nel secondo. Liguria e Piemonte chiudono la lista con un ente accreditato ciascuno.

    La lista delle terme accreditate riporta le indicazioni sul comune e l’indirizzo delle strutture come i recapiti mail e telefonico oltre che al sito aziendale.


    Il Bonus Terme è stato un incentivo varato per supportare il settore termale e ravvivare la domanda ad esso rivolta. Il Bonus consisteva in uno sconto in fattura fino a 200 euro concesso a tutti i cittadini maggiorenni, fino ad esaurimento dei fondi stanziati. Agli enti termali spettava l’onere di registrarsi presso la piattaforma Invitalia per poter garantire l’accettazione del Bonus ai cittadini interessati. Una volta concesso lo sconto, gli enti termali potevano fare richiesta, sempre presso la piattaforma di Invitalia, di rimborso per lo sconto concesso. Restiamo in attesa di sapere se in futuro avremo nuovi bonus terme e, qualora fosse, non mancheremo di avvertire i nostri lettori.

    Articolo scritto da: Fabrizio Pagni

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