Prestiti da privati: tassi, richiesta e massimali
Tutti i dettagli del prestito da privati e come ottenerlo in giornata
I prestiti tra privati sono un’interessante alternativa ai finanziamenti erogati da banche e finanziarie. Grazie all’azione di piattaforme online, le esigenze del richiedente possono incontrare le disponibilità degli investitori. Questa azione permette di migliorare l’erogazione di prestiti e di ridurre il costo complessivo dell’operazione. Vediamo nel dettaglio come funzionano i prestiti tra privati tramite piattaforme di social lending e con la richiesta di finanziamenti su internet.
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Prestiti da privati: cosa sono?
Andiamo con ordine. Ci sono diverse forme di finanziamento che un privato può richiedere: un mutuo, un prestito o la cessione del quinto sono gli esempi principali. I mutui sono finanziamenti di importo e durate maggiori, di solito richiesti per acquisti importanti, come quello della prima casa. I prestiti sono finanziamenti di entità minore, di norma compresi tra le poche centinaia di euro e i 75 mila euro. La cessione del quinto è una particolare forma di prestito ripagata col prelievo diretto della quinta parte dello stipendio o della pensione.
Detto delle forme di finanziamento possiamo passare ai possibili attori. Banche e finanziarie sono la principale fonte di finanziamento, ma non l’unica. Le banche hanno la facoltà di raccogliere il risparmio dai correntisti e possono erogare prestiti e mutui a condizioni più vantaggiose delle finanziarie, che sono costrette a rivolgersi a loro volta alle banche per reperire i fondi necessari per concedere i finanziamenti più ingenti. Per questo motivo, le finanziarie tendono a concentrarsi sull’erogazione di prestiti e di finanziamenti tramite la cessione del quinto.
Oltre a questi, anche i privati possono intervenire nelle operazioni di prestito. Più in dettaglio, un prestito tra privati è un finanziamento comune che non coinvolge istituti bancari o società finanziarie. Questi prestiti possono essere offerti sia da individui che da entità legali come imprese, associazioni o fondazioni.
La principale differenza rispetto ai prestiti forniti da istituti finanziari è che, per essere conformi alla legge, i prestiti tra privati devono essere concessi in modo occasionale e temporaneo. Questo significa che il prestatore privato non deve trasformare questa attività in un’operazione regolare, che richiederebbe un’apposita autorizzazione. L’articolo 106 del Testo Unico Bancario (D.lgs 385/1993) è chiaro su questo punto: la concessione di prestiti al pubblico in qualsiasi forma è riservata agli intermediari finanziari autorizzati, iscritti in un apposito registro tenuto dalla Banca d’Italia.
A ben guardare, i prestiti tra privati sono molto più comuni di quanto sembri. Non bisogna farsi fuorviare dalla definizione legale. Sono prestiti tra privati, ad esempio, le somme modeste che due amici possono prestarsi tra loro, come il supporto che un parente può prestare per l’acquisto di un automezzo, o per l’avviamento di un’attività professionale. Questi prestiti tra privati possono essere tanto a titolo gratuito, con il solo impegno da parte del prestatario alla restituzione di quanto ottenuto dal prestatore, quanto a titolo oneroso, con il pagamento di un monte interessi per il servizio ricevuto. Improbabile che un genitore richieda oltre all’eventuale restituzione dell’anticipo per l’acquisto di un’immobile, anche gli interessi su questo, ad esempio. In alternativa, sebbene non siano propriamente prestiti da privati, esiste anche la possibilità di richiedere prestiti online, senza le classiche finanziarie per intenderci, a minor costo e con più facilità di accesso.
Come funziona il prestito da privati
Detto della differenza tra finanziamenti ottenuti dagli istituti finanziari e prestiti tra privati, possiamo domandarci come funzionano nel dettaglio questi ultimi. Per capire il loro funzionamento dobbiamo considerare che gli istituti finanziari non sono altro che dei soggetti specializzati nell’erogare questi servizi: rivolgendosi a una banca o a una finanziaria, il richiedente può ottenere i fondi sperati dopo aver consegnato tutta la documentazione necessaria, ricevuto una dettagliata valutazione sul merito al credito e un piano di ammortamento che specifica rate da corrispondere e date in cui versarle. In sintesi, con questa soluzione, un unico soggetto specializzato si occupa di erogare un servizio completo.
Storicamente, il limite dei prestiti tra privati era il fatto che il servizio erogato in questo modo non era sufficientemente avanzato: il richiedente aveva la necessità di individuare il prestatore più affidabile, che avesse in quel momento liquidità sufficienti, che potesse sopportare tempi più o meno lunghi per riavere quanto prestato, che accettasse un compenso non eccessivo per le possibilità del richiedente, e – soprattutto – che ritenesse quest’ultimo abbastanza affidabile. Tutte queste esigenze potevano portare a due difficoltà: quella di non riuscire a far incontrare domanda ed offerta verso un prestito desiderato, tanto nell’importo, quanto nel suo costo o durata; e quella di non far incontrare prestatore e prestatario abbastanza affidabili per la controparte.
Grazie alla tecnologia queste difficoltà sono state in buona parte rimosse. Da quasi un decennio, i prestiti tra privati possono essere agevolati tramite l’intermediazione di apposite piattaforme online gestite da alcune società Fintech. Questa modalità è definita peer-to-peer lending o prestito tra pari: la piattaforma si occupa di far incontrare domanda e offerta per i prestiti e di regolare in tutto o in parte lo scambio dei documenti coinvolti nella procedura. Il presti non è erogato dalla società fintech che gestisce la piattaforma, ma da un gruppo di privati investitori disposti a finanziare alcune categorie, come i consumatori o le imprese. Per operare in questo settore, la società che gestisce la piattaforma deve essere autorizzata dalla Banca d’Italia a fornire servizi di intermediazione del credito ed è soggetta a una rigorosa regolamentazione.
L’avvento della banda larga per Internet e il fiorire di attività online hanno dato impulso a queste società di fintech, che combinano servizi finanziari e tecnologia, consentendo, tra le altre cose, il social lending sopra descritto. La Delibera 586/2016 della Banca d’Italia ha regolato questa attività, definendo il social lending come “uno strumento attraverso il quale una pluralità di soggetti può richiedere a una pluralità di potenziali finanziatori, tramite piattaforme online, fondi rimborsabili per uso personale o per finanziare un progetto”.
Per facilitare l’accoppiamento tra domanda e offerta di prestito, le piattaforme di social lending valutano la situazione economica e finanziaria di ciascun richiedente e consultano le banche dati delle centrali rischi, assegnando loro un giudizio di affidabilità. I richiedenti con giudizi più positivi possono beneficiare di tassi di interesse più bassi sui prestiti. È importante notare che la piattaforma stessa non fornisce garanzie sui fondi prestati dai privati.
Accanto a questo c’è anche l’universo dei prestiti personali online a cui sempre più persone si rivolgono per simulazioni e preventivi considerando l’assenza dell’intermediazione bancaria e dei tassi d’interesse più accessibili.
Prestito da privato: rata e interessi
Le piattaforme di peer-to-peer lending sono un fenomeno internazionale, e in Italia, diverse piattaforme di social lending sono diventate popolari. Tra le più conosciute ci sono Younited, Blender, PrestitiGo e Prestiamoci. Vediamo insieme qualche simulazione per farci un’idea sulle rate e sugli interessi applicati.
La piattaforma Prestiamoci permette la disintermediazione dei prestiti ottenendo un compenso sulle commissioni sui prestiti erogati. L’intero interesse pagato dal prestatario è corrisposto al prestatore. Secondo quanto riporta la piattaforma, senza l’intermediazione di una banca, gli interessi garantiti sui prestiti diventano decisamente interessanti, visto che, storicamente, sulla piattaforma Prestiamoci sono stati compresi in un range tra il 3,84% (per gli investimenti a bassissimo rischio) e il 9,04% (per gli investimenti più rischiosi), con tassi di default relativi ampiamente al di sotto di queste soglie. Il privato può richiedere un prestito che varia dai 1.500 ai 30 mila euro, con un piano di rientro che va da un minimo di 12 mesi a un massimo di 84. Si noti che la piattaforma si riserva di assegnare un merito di credito al richiedente che potrebbe alterare le simulazioni effettuate.
La piattaforma PrestitiGo permette di specificare le finalità del finanziamento richiesto. Queste sono stesse previste da banche e finanziarie: acquisto di automezzi, ristrutturazioni, liquidità e spese varie. Le durate ammesse variano dai 6 mesi ai 10 anni. Il sito non permette di effettuare simulazioni senza aver prima fornito i propri dati personali.
Il sito di Blender presenta un simulatore sintetico in homepage, utile tanto ai prestatori quanto ai prestatari per avere un’idea di massima delle cifre dell’operazione. Informazioni più dettagliate sono fornite solo dopo aver presentato i propri dati personali. Blender richiede un reddito mensile di almeno mille euro per poter presentare richiesta di finanziamento. Le finalità sono le solite per i prestiti personali.
Younited è una piattaforma che consente agli investitori qualificati di finanziare prestiti al consumo. Sono investitori qualificati che vantano competenze approfondite in materia finanziaria. La piattaforma permette di richiedere prestiti anche superiori ai 50 mila euro e fino a 7 anni di durata.
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Prestito Personale – Younited
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Come ottenere prestiti da privati
Per ottenere un prestito tra privati, è necessario seguire alcuni passaggi. Prima di tutto, sia il prestatore che il prestatario devono registrarsi su una piattaforma online di prestito tra privati. Successivamente, i prestatori possono esaminare i profili dei mutuatari e decidere a chi prestare denaro in base alle loro preferenze e ai loro criteri di rischio. Infine, i prestatori selezionati forniscono il denaro richiesto direttamente ai mutuatari. Alcune piattaforme permettono di scegliere direttamente uno specifico richiedente. Altre possono ripartire l’investimento del prestatore tra più richiedenti, in modo da minimizzare il rischio che la controparte non adempia al suo impegno finanziario.
Nel caso di prestiti non assistiti da piattaforme, ottenere il prestito può essere più complesso. Al di fuori della cerchia di amici e parenti può essere complicato trovare un soggetto affidabile e disposto ad erogare il credito a condizioni che si confacciano alle esigenze del richiedente.
Infine, c’è l’alternativa dei finanziamenti online che è ancora più semplice. Per ottenere il prestito è infatti sufficiente andare sul simulatore, inserire l’importo e la durata desiderata e procedere con la richiesta di preventivo.
Prestiti da privati: consigli e alternative
Forniamo in questa sezione alcuni consigli in merito al prestito tra privati. Prima di richiedere un prestito personale, è importante confrontare le diverse offerte disponibili sul mercato. Le piattaforme di social lending sono un’interessante novità, che promette risparmi grazie all’automazione dei processi. Nondimeno, il richiedente dovrebbe effettuare una ricerca completa tra i diversi soggetti, banche, finanziarie e piattaforme, e confrontare per valutare la convenienza.
I tassi di interesse possono variare notevolmente tra le diverse offerte di prestiti personali, soprattutto in un contesto di tassi di interesse elevati. Pertanto, è importante valutare attentamente i tassi di interesse prima di prendere una decisione. È poi importante leggere attentamente le condizioni contrattuali prima di accettare un prestito personale. un documento da consultare è il Secci (Standard European Consumer Credit Information), documento obbligatorio per informare i consumatori sulle caratteristiche del credito che possono richiedere.
Può poi essere utile ricorrere a un consulente finanziario, per valutare e decidere quale possa essere il finanziamento più adeguato alla propria situazione.
Articolo scritto da: Fabrizio Pagni
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