Estinzione anticipata prestito e rimborso interessi: come funziona

Tutto sulla sentenza e il rimborso dei costi che la banca deve al cliente

Stando a quanto stabilito dall’ultima sentenza della Corte costituzionale, se il consumatore estingue anticipatamente il prestito o un mutuo, la finanziaria deve ridurre proporzionalmente tutti i costi sostenuti per l’accensione del contratto e rimborsare il cliente. Ecco cosa cambia per tutti i debitori che estingueranno anticipatamente il proprio prestito personale.

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    Cos’è l’estinzione anticipata e come funziona

    L’estinzione anticipata di un prestito è la possibilità per il debitore di estinguere il debito residuo del prestito prima della scadenza originaria concordata. Ciò può essere fatto attraverso il pagamento di un importo unico o attraverso una serie di pagamenti supplementari, a seconda delle condizioni del prestito.

    Diciamo che, in genere, l’estinzione anticipata di un prestito ha sempre comportato dei costi supplementari per il debitore, come ad esempio il rimborso anticipato degli interessi, i costi di estinzione, i costi di perdita della banca, i costi legati ai documenti e simili. Questi costi hanno sempre avuto peso nella valutazione dei pro e dei contro sul vantaggio dell’estinzione anticipata o meno. Tuttavia, la Corte costituzionale ha stabilito che non è giusto porre tale limitazioni al consumatore e che quest’ultimo ha diritto ad un rimborso spese.

    Estinzione anticipata prestito: cosa cambia

    Con la sentenza 263 depositata il 22 dicembre 2022, la Corte costituzionale ha stabilito che in caso di estinzione anticipata o di rinnovo prima della scadenza di prestiti personali e cessioni del quinto, il consumatore ha sempre il diritto al rimborso dei costi accessori addebitati. La Corte ha infatti sancito che le precedenti limitazioni sui costi dei consumatori erano incostituzionali e che, d’ora in poi, tutte le spese devono essere ridotte proporzionalmente laddove il debitore ricorre all’estinzione anticipata.

    Gli effetti di questa decisione sono chiari: i consumatori che hanno estinto anticipatamente un contratto di finanziamento hanno diritto al rimborso dei ‘costi recurring’, cioè costi assicurativi e interessi e ‘costi front up’, cioè spese istruttorie e commissioni per l’attività di intermediazione finanziaria.

    Estinzione anticipata: quando scatta il rimborso spese?

    La sentenza si rivolge in particolare ai contratti di finanziamento stipulati prima del 2021 e retroattivamente fino a 10 anni prima. In questo senso, è stata fatta una stima sul rimborso che le banche dovrebbero ai clienti vittime della limitazione: circa 5 miliardi di euro; ossia, migliaia di euro per ogni consumatore.

    Come sapere se la banca deve rimborsare i costi dell’estinzione?

    Come spiegano gli esperti del Codacons, per scoprire se una banca o finanziaria che ha erogato il prestito deve rimborsare i costi legati all’estinzione anticipata del finanziamento serve una copia del contratto e una copia del conteggio estintivo.

    Calcolo importo rimborso spese per estinzione anticipata

    Come accennato, la finanziaria deve rimborsare al consumatore i costi recurring e up-front, che chiaramente prevedono calcoli differenti. Vediamoli insieme.

    Per quanto riguarda i costi recurring, l’importo si calcola con il criterio “pro-rata temporis”, vale a dire che il valore è proporzionale al numero di rate residue eliminate dall’estinzione anticipata rapportato al numero totale delle rate del rimborso. 

    Per calcolare l’importo spettante al creditore che effettua estinzione anticipata utilizzando il criterio del “pro-rata temporis” è necessario conoscere alcune informazioni sull’ammontare del prestito, il tasso d’interesse, la durata del prestito e la data di estinzione anticipata. Il criterio del “pro-rata temporis” si basa sul principio che il creditore ha diritto ad essere rimborsato solo per gli interessi che sarebbero stati dovuti fino alla scadenza originaria del prestito, e non per tutti gli interessi dovuti per l’intera durata del prestito.

    Dunque, per calcolare l’importo spettante al creditore, si può utilizzare la seguente formula:

    Importo spettante = (Ammontare del prestito * Tasso d’interesse * (Durata del prestito originaria – Durata del prestito effettiva)) / Durata del prestito originaria

    Esempio:

    • Un prestito di 10.000 € con un tasso d’interesse del 5% annuo e una durata di 5 anni.
    • Estinzione anticipata dopo 2 anni
    • Durata del prestito originaria = 5 anni
    • Durata del prestito effettiva = 2 anni
    • Importo spettante = (10.000 * 0,05 * (5 – 2)) / 5 = 1.500 €

    In questo esempio, l’importo spettante al creditore sarebbe di 1.500 euro. 

    Tuttavia, è importante notare che i costi recurring, come spese notarili, spese di incasso, e altre spese, non sono considerati nella formula, perché non sono interessi ma sono costi specifici legati all’estinzione anticipata. Questi sono, appunto, i costi front-up.

    Per calcolare il rimborso al creditore da parte della banca dei costi up-front, come spese notarili, spese di incasso, e altre spese sostenute per stipulare il contratto di prestito, ricorriamo al seguente metodo esemplificativo:

    1. Determinare i costi up-front pagati dal creditore all’inizio del prestito. Ad esempio, immaginiamo che i costi up-front siano stati di 1.000 euro.
    2. Calcolare il numero di rate rimanenti da pagare prima della scadenza originaria del prestito. Ad esempio, immaginiamo che il prestito abbia una durata di 60 mesi e che siano state già pagate 30 rate. Ciò significa che ci sono ancora 30 rate rimanenti.
    3. Calcolare la percentuale dei costi up-front che verrà rimborsata al creditore. Ad esempio, immaginiamo che il contratto di prestito preveda un rimborso del 50% dei costi up-front in caso di estinzione anticipata.
    4. Calcolare l’importo effettivo del rimborso. Utilizzando la formula: importo del rimborso = (costi up-front pagati / numero di rate rimanenti) x percentuale di rimborso

    Nell’esempio, l’importo del rimborso al creditore per i costi up-front sostenuti all’inizio del prestito in caso di estinzione anticipata sarebbe: (1.000 / 30) x 50% =  166,67 euro

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