Finanziamenti a fondo perduto regione Campania e fondi europei
Informazioni e richiesta dei fondi europei Campania e finanziamenti a fondo perduto
Nell’ambito dei finanziamenti a fondo perduto, quelli attinenti al settore agricolo possono contare anche sul supporto dei fondi europei. Il 2023 è l’anno in cui il nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2023 – 2027 è stato approvato dalle varie Regioni italiane. Queste sono il punto di snodo tra i finanziamenti a fondo perduto regionale e quelli stanziati a livello europeo con il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale. Questo comporta che, come nel caso dei finanziamenti della Regione Campania, siano attualmente in vigore bandi che derivano dal nuovo PSR 2023-2027 quanto quelli della precedente edizione. Di seguito si illustrano i diversi bandi per il settore agricolo.
Finanziamenti fondo perduto Campania: regionali o europei
La Regione Campania eroga finanziamenti a fondo perduto per i bandi afferenti al Piano di Sviluppo Regionale 2014 – 2020, precedente a quello attualmente in vigore. In particolare, sono tutt’ora attivi i seguenti bandi:
- Misura 811: Imboschimento di superfici agricole e non agricole
- Misura 1111: Conversione delle agenzie agricole ai sistemi di agricoltura biologica
- Misura 1211: Mantenimento delle pratiche e dei metodi di agricoltura biologica
- Intervento 4.2.1.: Trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli nelle aziende agroindustriali
- Intervento 4.1.1.: Sostegno a investimenti nelle aziende agricole ad indirizzo bufalino
- Intervento 4.1.5: Investimenti finalizzati all’abbattimento del contenuto di azoto e alla valorizzazione agronomica dei reflui zootecnici
Finanziamenti a fondo perduto per imboschimento in Campania
Il finanziamento a fondo perduto si prefigge di mitigare i cambiamenti climatici, difendere il suolo e prevenire i rischi naturali con azioni di imboschimento di superfici agricole e non, e con impianti di arboricoltura da legno a ciclo lungo e breve. Il bando è rivolto a proprietari e altri possessori pubblici e privati delle superfici interessate.
Sono ammessi al finanziamento i costi di impianto e quelli necessari per la messa a dimora delle piante; le altre operazioni correlate all’impianto, come la concimazione; le operazioni di protezione delle piante e della micorrizzazione, nonché le spese generali.
Il bando prevede un contributo in conto capitale pari al 100 percento dei costi per le azioni di imboschimento e per gli impianti di aboricoltura a ciclo lungo, e al 50 percento per quelli a ciclo breve. È previsto anche un premio annuale per la copertura dei costi di manutenzione e di mancato reddito agricolo per una durata di 12 anni. L’importo dei premi annui per il mancato reddito agricolo e per i costi di manutenzione è diversificato per macroarea e per classe d’età dell’impianto. Il bando di aprile 2023 ha scadenza il 10 luglio 2023, con la precisazione che, per ogni giorno successivo al 15 giugno 2023, il contributo erogato viene decurtato dell’1 percento.
Sostegni in Campania per agricoltura biologica
I finanziamenti hanno lo scopo di incentivare agricoltori singoli o associati verso l’adozione di metodi di produzione biologica. L’aiuto compensa le eventuali perdite di reddito e i costi aggiuntivi della produzione. Sono ammesse quelle colture con una Superficie Agricola Utilizzata minima di 0,5 ettari, che si riducono a 0,3 per le coltivazioni ortive e a 0,2 per floricoltura, viticoltura e limonicoltura. Il bando di aprile 2023 ha scadenza il 10 luglio 2023, con la precisazione che, per ogni giorno successivo al 15 giugno 2023, il contributo erogato viene decurtato dell’1 percento.
Integrazione e sviluppo dei settori agricolo e agroindustriale
Questo intervento si prefigge di integrare i settori agricolo e agroindustriale per le filiere produttive ortofrutticola, florovivaistica, vitivinicola, olearia, cerealicola, lattiero casearia, come per la produzione di carne e piante medicinali e officinali. Il bando, che consta di 28 milioni di euro di dotazione, incentiva gli investimenti diretti alla costruzione o al miglioramento dei beni immobili, all’acquisto di impianti, macchine e attrezzature, all’acquisto di software. La spesa massima ammissibile è di 3 milioni di euro, per progetto e soggetto beneficiario: il sostegno copre il 50 percento del costo dell’investimento, ridotto al 45 percento per micro e piccole imprese e al 35 percento per medie imprese nel caso il prodotto sia elencato nell’allegato I del TFUE. Il bando scade il 31 luglio 2023.
Finanziamenti Campania per aziende bufaline
Per incentivare gli investimenti produttivi nelle aziende agricole sono previsti sostegni per l’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche e il risparmio energetico. Le sole aziende zootecniche bufaline possono anche ricevere un contributo per aumentare il benessere degli animali allevati.
Sono ammessi ai fondi gli agricoltori singoli e associati che posseggano i beni su cui realizzare gli investimenti. L’aiuto è concesso sottoforma di contributo in conto capitale sulla spesa ammissibile. L’importo massimo deve essere giustificato da una specifica analisi economico-finanziaria. Il bando scade il 31 luglio 2023.
Investimenti per la riduzione di ozono e rifiuti
Al fine di ridurre la produzione di azoto e la gestione dei reflui, il bando concede un contributo in conto capitale sul 50 percento delle spese ammissibili. La cifra massima finanziabile ammonta a 4 milioni di euro. Le spese ammesse riguardano gli investimenti per il trattamento degli effluenti. Possono accedere al bando tanto imprenditori agricoli individuali, società e cooperative, quanto consorzi ordinari tra imprese, raggruppamenti temporanei di imprese e aggregazioni tra imprese aderenti al contratto di rete. Il bando scade il 31 luglio 2023.
Finanziamenti Regione Campania: quali sono?
Con il Decreto n° 33 del 31 gennaio 2023, la Regione Campania ha approvato la versione 1.0 del Complemento regionale del Piano Sviluppo Rurale PSR 2023 – 2027. Il CSR Campania 2023-2027 ha una dotazione di 1.263 milioni di euro, di cui 580 milioni sono erogati dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR).
Gli interventi di sviluppo previsti sono divisi in due categorie:
- Interventi a superficie e/o a capo
- Interventi non connessi con la superficie e/o i capi
La prima categoria di interventi prevede aiuti commisurati alla superficie dei campi o al numero dei capi allevati. La seconda categoria si rivolge a investimenti, formazione, informazione e consulenza come ad agevolazioni che non sono correlate alla dimensione dei fondi agricoli o alla numerosità dei capi di allevamento. Di seguito si riportano i diversi interventi a superficie e/o a capo.
Finanziamenti Campania per la produzione integrata
L’intervento per la produzione integrata predispone un contributo per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) per i coltivatori che adottino un sistema di produzione in accordo al Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI). Questo intervento consta di una dotazione di circa 116 milioni di euro, di cui poco più del 50 percento a carico del FEASR. Beneficiano di questi fondi:
- Agricoltori singoli o associati
- Enti pubblici gestori di aziende agricole
- Altri gestori del territorio
In particolare, le agevolazioni sono rivolte alle produzioni foraggere, ortive e fruttifere; all’olivicoltura e alla viticoltura; alla coltivazione di sementi, frutta a guscio e agrumi. Ciascuna categoria beneficia di un diverso sostegno misurato per singolo ettaro, come specificato nell’Allegato 1 della Rettifica al Bando DRD 280 del 30 maggio 2023. Il termine ultimo per presentare domanda per questi contributi è il 10 luglio 2023, con la precisazione che, per ogni giorno successivo al 15 giugno 2023, il contributo erogato viene decurtato dell’1 percento.
Tecniche di lavorazione ridotta dei suoli
L’intervento rivolto alle tecniche di lavorazione ridotta dei suoli si prefigge di conservare il suolo con tecniche di coltivazione a impatto minimo a minori profondità per contrastarne l’erosione e tutelarne la capacità di assorbimento di acqua. L’intervento si estende a tutto il territorio regionale e dispone di una dotazione finanziaria di 24 milioni di euro.
Beneficiano di questi fondi:
- Agricoltori singoli o associati
- Enti pubblici gestori di aziende agricole
- Soggetti collettivi nell’ambito dell’intervento di cooperazione
Per accedere ai finanziamenti, i richiedenti devono garantire che il fascicolo aziendale elettronico sia costituito, aggiornato e validato; che siano stati compilati, aggiornati e validati il piano di coltivazione e l’eventuale consistenza zootecnica nella Banca Dati Nazionale. L’intervento è applicabile sulle sole superfici a seminativo che abbiano una dimensione minima di almeno 0,5 ettari. Il sostegno richiede che il beneficiario mantenga l’impegno di queste tecniche di coltivazione per l’intero quinquennio del PSR 2023-2027, a far data dal 1° gennaio 2023. Ulteriori informazioni sono disponibili nella Rettifica al Bando DRD 290 del 30 maggio 2023 sul sito della Regione Campania.
Anche per questo intervento, il termine ultimo per presentare domanda per questi contributi è il 10 luglio 2023, con la precisazione che, per ogni giorno successivo al 15 giugno 2023, il contributo erogato viene decurtato dell’1 percento.
Allevatori custodi della biodiversità
L’intervento si prefigge di incentivare l’allevamento di razze animali autoctone nazionali a rischio di estinzione o erosione genetica. Il sostegno è commisurato per ogni Unità Bovina Adulta (UBA) e rivolta agli allevatori che si impegnano volontariamente ad allevare razze locali meno produttive. L’intero territorio della Regione Campania è interessato da questo intervento, che consta di quasi 5,5 milioni di euro.
Beneficiano di questi fondi:
- Agricoltori singoli o associati
- Altri soggetti pubblici o privati
Ulteriori informazioni sono disponibili nel Bando DRD 191 del 21 aprile 2023 sul sito della Regione. In particolare, sono specificate le razze tutelate dall’intervento per bovini e caprini, equini, ovini e suini. Il bando, inoltre, specifica appositi criteri di priorità riassunti in una tabella di punteggi cumulativi. Il contributo varia da un minimo di 306 euro per bovino adulto, a un massimo di 480 euro per equidi adulti.
Finanziamenti regione Campania per l’apicoltura
L’intervento per l’agricoltura rientra tra i finanziamenti a fondo perduto della Regione Campania per il settore agricolo. Obiettivo dell’intervento è favorire l’apicoltura in aree particolarmente importanti dal punto di vista ambientale e naturalistico al fine di mantenere l’agro-biodiversità e la conservazione della flora spontanea. L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania pubblica apposite carte apistiche regionali (sul sito della Regione) per chiarire le aree interessate dall’intervento. Per il quinquennio 2023 – 2027 il bando dispone di una dotazione di 4 milioni di euro.
Il bando è rivolto ad apicoltori singoli e associati registrati alla Banca Dati Apistica. Ulteriori informazioni sono disponibili nel Bando DRD 191 del 21 aprile 2023 sul sito della Regione. Anche per questo bando è previsto un sistema di punteggi per organizzare l’erogazione in caso di insufficienza dei fondi. Il contributo, riconosciuto per classe di alveari, distingue tra apicoltura stanziale e apicoltura nomade: la seconda beneficia di incentivi maggiori.
Finanziamento per il benessere degli animali
L’intervento è inteso a promuovere la diffusione di tecniche e metodi di allevamento che migliorino le condizioni di salute e benessere degli animali. L’obiettivo principale è la riduzione dello stress sugli animali, per migliorarne le funzioni fisiologiche, para fisiologiche ed etologiche in modo da ridurre la predisposizione alle malattie. Anche questo intervento, che consta di una dotazione di quasi 63 milioni di euro, si estende a tutto il territorio regionale.
Possono accedere al bando gli agricoltori, singoli o associati, persone fisiche o giuridiche che gestiscono allevamenti di:
- Bovine da latte
- Bovine da carne
- Bufaline da latte
- Ovine e caprine
Il Bando DRD 191 del 21 aprile 2023 specifica l’elenco completo dei requisiti richiesti per partecipare al bando e si trova sul sito della Regione.
Sostegno per zone svantaggiate
I finanziamenti agricoli a fondo perduto per la Regione Campania si occupano anche del sostegno per l’attività in specifiche zone regionali con vincoli o svantaggi. Il supporto prevede un pagamento annuale per ettaro coltivato, al fine di compensare il mino reddito e i maggiori costi per svolgere l’attività agricola. Beneficiano di questo intervento gli agricoltori singoli o associati che coltivino superfici agricole site in tutto o in parte nelle aree montane.
L’intervento distingue tre tipologie di zone:
- Zone con svantaggi naturali di montagna
- Zone con altri svantaggi naturali significativi
- Zone con vincoli specifici
In particolare, per le zone montane è prevista una dotazione di quasi 148 milioni di euro per le attività agricole ivi svolte; per le zone con altri svantaggi naturali significativi, la dotazione ammonta a quasi 29 milioni di euro; per le zone con vincoli specifici, il fondo è di poco più di 3 milioni di euro.
L’importo per ettaro inizialmente originariamente previsto ammonta a un massimo di 250 euro, per le zone con svantaggi naturali di montagna; a un massimo di 139 euro, per le zone con altri svantaggi naturali significativi; e a un massimo di 123 euro per le zone con vincoli specifici. In caso di approvazione della revisione del PSP da parte della Commissione Europea gli importi possono prevedere un aumento, come specificato nel Il Bando DRD 191 del 21 aprile 2023 sul sito regionale.
Termina qui il nostro approfondimento dedicato ai finanziamenti fondo perduto in Campania, sperando di avervi fornito tutte le informazioni che necessitavate. Vi invitiamo a contattare la nostra redazione per qualsiasi dubbio o curiosità sugli argomenti trattati o a lasciare un commento sotto l’articolo per raccontarci la vostra esperienza. In alternativa, se necessitate di un prestito in poco tempo scaricate un preventivo gratuito direttamente da qui.
Articolo scritto da: Fabrizio Pagni
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