Invitalia impresa sicura: cos’è e come funziona il bando
Informazioni e spiegazioni del bando impresa sicura Invitalia
Dal 1999 Invitalia si occupa di promuovere lo sviluppo economico su indicazione del Ministero dell’Economia. Gli aiuti sono erogati ai settori strategici per la crescita economica e l’occupazione, oltre che per il rilancio delle aree di crisi, soprattutto quelle ubicate nel Mezzogiorno. I servizi sono rivolti tanto agli imprenditori, con particolare attenzione per i settori innovativi e ad alto valore aggiunto, quanto alla Pubblica Amministrazione, per accelerare l’impiego dei fondi comunitari e regionali nonché la valorizzazione dei beni culturali. Il ruolo strategico dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli Investimenti e dello Sviluppo si è riconfermato anche in occasione dell’emergenza pandemica quando, grazie ai contributi Impresa Sicura e agli incentivi Curaitalia, le imprese nazionali hanno potuto contare su un supporto economico mirato alle spese sopportate per contrastare il Covid-19. Ecco come accedere ad Invitalia bando impresa sicura.
Le iniziative di Invitalia
Come accennato, Invitalia coordina una serie di iniziative mirate allo sviluppo economico e occupazionale del Paese, con particolare attenzione tanto alle aree di crisi, quanto alle iniziative di sviluppo tecnologico. L’agenzia funge da Centrale di Committenza, nella cui veste acquista forniture e servizi destinati ad amministrazioni o altri enti aggiudicatori e conclude accordi quadro di lavori, forniture o servizi destinati alle altre Pubbliche Amministrazioni. Oltre a questo, Invitalia svolge anche il ruolo di Stazione Appaltante dei lavori pubblici da affidare ai soggetti selezionati tramite procedure di appalto.
I ruoli svolti dall’agenzia Invitalia comportano una categoria eterogenea di iniziative e incentivi, così riassumibili:
- Incentivi per la creazione di nuove imprese
- Incentivi per il rafforzamento di imprese esistenti
- Sostegno ai grandi investimenti
- Contratti istituzionali di sviluppo
- Affiancamento della PA nella gestione dei fondi europei e nazionali
Gli incentivi per l’avvio di nuove imprese sono rivolti ai soggetti privi di occupazione che desiderino avviare una piccola attività imprenditoriale. L’iniziativa ha un’attenzione particolare per l’avvio di progetti innovativi come gli spin off da ricerca. Gli incentivi per il rafforzamento delle imprese sono mirati alle aree colpite da crisi industriale, per le quali sia necessario fornire un sostegno all’occupazione o la promozione dell’innovazione delle attività e dei prodotti.
I grandi investimenti sono sostenuti con programmi strategici come i contratti di sviluppo, che favoriscono la realizzazione di programmi di produzione industriale o di ricerca e sviluppo. I contratti istituzionali di sviluppo (CIS) sono mirati ad accelerare la creazione progetti strategici che valorizzino il territorio. Infine, Invitalia coopera con le amministrazioni centrali e locali per attuare i programmi cofinanziati dall’Unione Europea e dalle politiche nazionali per ottimizzare la spesa e incrementare l’efficacia amministrativa delle iniziative.
Ognuna di queste iniziative si declina in specifici progetti che vengono periodicamente proposti, gestiti ed eventualmente ritirati o rinnovati. In questa logica di continuo aggiornamento alle esigenze contingenti si sono inserite le iniziative a contrasto della crisi pandemica, che ha avuto la fase acuta nel triennio 2020-2022. L’attività di Invitalia per l’emergenza Covid-19 si è sostanziata in due distinti incentivi:
- Impresa Sicura
- Curaitalia
Ciascuno di questi ha avuto una specifica funzione e ambito di applicazione, con il primo che era rivolto a supportare le imprese nelle spese di acquisto per i dispositivi di protezione individuali, e il secondo rivolto a sostenere la produzione e la fornitura dei dispositivi medici e di protezione individuale. Osservando i due programmi si comprende la logica integrata adottata in un momento di emergenza: supportare non soltanto il lato della domanda, con aiuti per spese impreviste anche onerose, ma anche favorire l’incontro con l’offerta, che nei primi momenti dell’emergenza necessitava di reindirizzare la propria capacità produttiva per sopperire all’improvvisa scarsità di prodotti offerti. Tanto il contributo Impresa Sicura, quanto gli incentivi Curaitalia risultano attualmente chiusi.
Invitalia impresa sicura: il bando anti Covid
Il bando Impresa Sicura, attualmente in stato di chiusura, era rivolto alle aziende che avessero necessità di un rimborso per le spese sostenute per l’acquisto dei Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) utilizzati per contrastare la diffusione dell’epidemia di Covid-19. In questa tipologia di strumenti rientrano tutte le attrezzature da indossare da parte del lavoratore per proteggerlo durante lo svolgimento delle mansioni. L’articolo 74 del Testo Unico sulla salute e la sicurezza sul lavoro, D.Lgs 81/08 definisce i DPI come ogni “attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciare la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.” Un elenco dei DPI specifici per l’emergenza Coronavirus è stato pubblicato sul sito dell’INAIL. Questi strumenti sono prevalentemente composti dalle mascherine per proteggere le vie respiratorie, di diversa tipologia filtrante, occhiali e visiere, nonché tute a copertura totale.
Cos’è il bando Impresa Sicura
Il bando Invitalia Impresa Sicura è stato varato dal decreto Cura Italia (DL 18/2000) per garantire la continuità dei processi produttivi durante le fasi acute della pandemia. A questo scopo, il bando riconosce alle imprese la possibilità di chiedere un rimborso per le spese sostenute per l’acquisto dei DPI. Il rimborso può arrivare a coprire il 100% delle spese ammissibili, fino a esaurimento della dotazione finanziaria. L’impresa può richiedere un rimborso fino a 500 euro per ciascuno dei dipendenti per i quali siano stati acquistati i DPI. Ogni impresa ha un tetto massimo di 150 mila euro di contributo e un importo minimo rimborsabile pari a 500 euro.
Le imprese ammesse al bando Impresa Sicura
Sono ammesse al bando Impresa Sicura tutte le imprese, indipendentemente dalle dimensioni, dalla forma giuridica o dal settore economico di appartenenza. È necessario che, alla data di presentazione della domanda, queste imprese siano regolarmente costituite e risultino attive nel Registro delle imprese; abbiano sede, principale o secondaria, nel territorio nazionale; non si trovino in stato di liquidazione volontaria né siano sottoposte a procedure concorsuali finalizzate alla liquidazione.
Quali strumenti sono finanziati
Il rimborso spese è ammesso per specifici Dispositivi di Protezione Individuale quali:
- Le mascherine filtranti chirurgiche FFP1, FFP2, FFP3
- I guanti in lattice, vinile e nitrile
- I dispositivi di protezione oculare
- Gli indumenti di protezione quali tute o camici
- I calzari e le sovrascarpe
- Le cuffie o i copricapi
- I dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea
- I detergenti e le soluzioni disinfettanti o antisettiche
La procedura di rimborso
La procedura di rimborso poteva essere inviata presso lo sportello informatico dedicato sul sito Invitalia, rimasto attivo fino al 18 maggio 2020, con apposita prenotazione. Una volta confermata l’ammissione al bando Impresa Sicura da parte di Invitalia, alle imprese era permesso di compilare e inviare la domanda di rimborso, entro l’11 giugno 2020. Una volta eseguiti i controlli in accordo alla normativa antiriciclaggio, Invitalia ha provveduto ad erogare i rimborsi dietro presentazione della documentazione comprovante le spese sostenute.
Termina qui l’approfondimento dedicato al bando Invitalia impresa sicura, augurandoci di aver fornito tutte le informazioni necessarie sull’argomento.
Potete approfondire il topic leggendo l’articolo: Invitalia Microimpresa: cos’è e come funziona oggi. Le novità.
Articolo scritto da: Fabrizio Pagni
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