Prestito Inps per cure odontoiatriche: cos’è e come richiederlo
Tutto sul prestito ex Inpdap per le cure odontoiatriche
Fino a gennaio 2012, i dipendenti della pubblica amministrazione facevano riferimento all’Inpdap per il trattamento previdenziale. Con la riforma Monti, l’Istituto Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica ha trasferito tutte le sue funzioni all’Inps. Questi ha acquisito le casse previdenziali dei dipendenti locali (Cpdel), degli ufficiali e aiutanti ufficiali giudiziari (Cpug), degli insegnanti (Cpi) e dei sanitari (Cps). Oggi, è il Fondo di Credito che eroga prestazioni creditizie ai dipendenti pubblici appartenenti all’ex Inpdap. Gli iscritti contribuiscono al fondo con una quota della retribuzione o della pensione mensile. Il Fondo così costituito permette di erogare tra gli altri, piccoli prestiti, borse di studio, assistenze domiciliari e corsi.
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Prestito Inps per cure odontoiatriche: come funziona
Il Regolamento per l’erogazione dei prestiti dell’Inps disciplina i finanziamenti per gli iscritti al Fondo di Credito, a cui afferiscono gli ex Inpdap, oltre che alla Gestione dell’Assistenza Magistrale e al Fondo Ipost. Nel documento sono trattati i piccoli prestiti e i prestiti pluriennali. Per ciascuno sono definiti i requisiti di accesso, gli importi e le durate oltre che la documentazione richiesta e le condizioni per il rinnovo e l’estinzione anticipata.
Nell’allegato al Regolamento sono elencati i casi in cui è possibile richiedere l’erogazione di un prestito pluriennale: acquisto o ristrutturazioni delle abitazioni; matrimoni e nascite; iscrizione a corsi universitari; malattie e spese sanitarie. Il punto sei dell’elenco specifica le caratteristiche del prestito pluriennale per le cure odontoiatriche e ortodontiche.
Nel dettaglio, il prestito può avere una durata quinquennale o decennale. L’iscritto al Fondo di Credito può richiedere il prestito per sé o per i familiari più stretti, tra cui fratelli genitori o suoceri anche se non compresi nello stato di famiglia.
Alla domanda di prestito è necessario allegare:
- La dichiarazione sostitutiva di atto notorio, che attesti che la documentazione inviata è conforme agli originali
- L’autocertificazione dello stato di famiglia
- La dichiarazione sostitutiva di atto notorio che attesti il grado di parentela con l’iscritto per i familiari non presenti nello stato di famiglia
A questi documenti è necessario aggiungere i documenti relativi alla prestazione:
- il preventivo delle cure e delle spese non anteriore a un anno dalla richiesta
- le fatture rilasciate dal professionista, pari almeno al 5 percento delle spese preventivate
In mancanza dei documenti preventivi è richiesta una copia delle fatture con indicazione delle cure effettuate e dei pagamenti già sostenuti entro un anno dalla data di emissione.
I vantaggi del prestito ex Inpdap per cure odontoiatriche
In generale, un prestito ex Inpdap ha il vantaggio di applicare un Tasso Annuo Netto (Tan) più basso rispetto a quelli offerti sul mercato. Nelle simulazioni di seguito abbiamo registrato un Tan del 3,5 percento per prestiti quinquennali o decennali. A titolo di esempio, i prestiti erogati dagli istituti di credito presentano Tan che partono dal 6,0 percento per i prestiti quinquennali e superano l’8,5 percento per i prestiti decennali.
Questo comporta che le rate mensili per i prestiti ex Inpdap siano più leggere e sopportabili per il bilancio dell’iscritto che ne faccia richiesta. Sempre nelle simulazioni illustrate di seguito, su uno stipendio lordo di 2 mila euro, le rate mensili non superano i 210 euro, molto al di sotto del quinto dello stipendio.
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Importo, tassi e interessi del finanziamento
L’importo massimo del finanziamento è determinato “dalla spesa preventivata da sostenere, oppure, in caso di mancanza di preventivo, dall’importo totale della documentazione fiscale comprovante il pagamento, che comunque non può superare il quinto dello stipendio o della pensione.”
Sul prestito si applica il tasso di interesse nominale annuo stabilito dalla Gestione di appartenenza del richiedente, distinta per tipologia di prestito. Sul sito dell’Inps è possibile trovare un simulatore per i prestiti che permette di ottenere indicazioni per i seguenti casi:
- la simulazione semplice, indicando stipendio e data di nascita
- la simulazione per rata ideale, a cui aggiungere un importo mensile consono per le proprie possibilità
- la simulazione per importo specifico, in cui inserire la somma di cui si necessità
In questo ultimo caso, il simulatore restituisce anche la tipologia di prestito da richiedere all’Inps. La simulazione che abbiamo effettuato – lavoratore nato nel 1974, con uno stipendio di duemila euro e una richiesta di 7 mila euro – ha portato i seguenti risultati:
Prestito Pluriennale quinquennale
- Importo: 7.000 euro
- Durata: 60 mesi
- Tan: 3,50%
- Rata: 127,17 euro
Prestito Pluriennale decennale
- Importo: 7.000 euro
- Durata: 120 mesi
- Tan: 3,50%
- Rata: 69,04 euro
Piccolo Prestito – Doppia
- Importo: 7.000 euro
- Durata: 36 mesi
- Tan: 4,25%
- Rata: 207,20 euro
Piccolo Prestito – Doppia
- Importo: 7.000 euro
- Durata: 48 mesi
- Tan: 4,25%
- Rata: 158,58 euro
Come si può osservare i quattro prestiti erogabili si contraddistinguono per rate contenute e Tassi Annui Netti inferiori a quelli di mercato.
Cosa copre il prestito ex Inpdap?
Come detto, il prestito ex Inpdap copre una lunga lista di necessità dell’iscritto. Possiamo distinguere le necessità per la persona da quelle per i suoi beni. Nelle prime rientrano i prestiti per malattie e spese sanitarie, per le cure odontoiatriche e ortodontiche; i finanziamenti per matrimoni e celebrazioni di unioni civili o altri eventi religiosi; nascite, affidamenti e adozioni; decesso di familiari; iscrizione a corsi universitari, post universitari e di formazione professionale; avvio di attività in proprio.
Per i beni, si va dai danni causati dalle calamità naturali – terremoti, alluvioni, esondazioni, ecc. – al furto e incendio; l’acquisto o la manutenzione di veicoli per portatori di handicap o elettrici; il riscatto di alloggi popolari o l’acquisto di case in cooperativa e non, in Italia e all’estero; i lavori condominiali e di manutenzione; l’estinzione di mutui e prestiti.
Come richiedere il prestito Inps per cure odontoiatriche
Per richiedere il prestito, è necessario presentare una domanda all’INPS, corredata dalla documentazione che attesti la necessità delle cure odontoiatriche e la spesa prevista. La domanda può essere presentata online tramite il portale dell’INPS o presso una delle sedi territoriali. Una volta approvata la richiesta, l’importo del prestito verrà erogato direttamente sul conto corrente del richiedente.
Articolo scritto da: Fabrizio Pagni
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