Prestito PostePay rifiutato: ecco cosa fare
Il tuo prestito PostePay Evolution è stato rifiutato? Ecco la soluzione per te
Con l’emissione di PostePay, Poste Italiane aveva fatto il suo ingresso tra le carte di debito. la versione PostePay evolution dispone di un conto corrente con tanto di codice Iban. Grazie a questa carta, i clienti possono richiedere dei prestiti di importi minori, detti anche mini prestiti PostePay evolution, per finanziare le piccole spese. La procedure rimane impostata all’insegna del vaglio del richiedente: resta possibile che il prestito possa venire rifiutato. Ecco cosa fare in caso di prestito PostePay rifiutato.
Cerchi un prestito personale che non riesci a ottenere altrove? Clicca qui ed esplora le migliori offerte dei finanziamenti online gratuitamente.
Prestito PostePay rifiutato? Occhio alle caratteristiche
Prima di andare a vedere le ragioni dietro un prestito PostePay rifiutato, vediamo le sue caratteristiche.
Poste Italiane si è da tempo trasformata da impresa pubblica di semplici servizi postali in una società per azioni che oltre alle spedizioni eroga servizi bancari, finanziari e di telecomunicazioni. Oggigiorno, uno sportello postale somiglia più a una filiale di banca che al vecchio ufficio postale.
I prestiti sono uno dei servizi finanziari offerti. Una lista sintetica può essere così composta:
- Mini Prestito BancoPosta: Il prestito di importo ridotto a 3 mila euro, erogato sulla carta Postepay Evolution.
- Prestito BancoPosta Classico: prestito generico, con un massimale di 30 mila euro.
- Prestito BancoPosta Online: prestito generico, richiedibile online fino a 30 mila euro.
- Prestito BancoPosta Flessibile: prestito con rata flessibile e massimale di 30 mila euro.
- Prestito BancoPosta Consolidamento: prestito per consolidare debiti pregressi fino a 50 mila euro.
- Prestito BancoPosta Acquisto Casa: prestito per l’acquisto di un immobile e massimale di 60 mila euro.
- Prestito BancoPosta Ristrutturazione Casa: finanzia fino a 60 mila euro per la ristrutturazione della propria casa.
Grazie alla diffusione della carta prepagata PostePay Evolution, Poste Italiane è in grado di erogare un mini prestito direttamente sul conto corrente associato alla carta. L’importo modesto è tarato per finanziare il credito al consumo: un viaggio, un acquisto di beni durevoli, un corso di formazione o un qualunque altro servizio. Le cifre sono erogate in tre tagli: mille, duemila e tremila euro; tutte con una durata di rimborso di 23 mesi, con rate addebitate direttamente sulla PostePay Evolution o sul proprio conto corrente Bancoposta.
Questo prestito è un finanziamento soggetto ad approvazione che, in caso positivo, permette di vedersi accreditate le somme direttamente sulla carta PostePay Evolution. La procedura di richiesta prevede un appuntamento in filiale.
Perché il prestito PostePay è stato rifiutato?
Come detto, il mini prestito PostePay Evolution è in tutto e per tutto un finanziamento: le procedure per la sua erogazione non sono dissimili da quelle delle altre banche e finanziarie.
In primo luogo, è necessario prenotare un appuntamento presso un ufficio postale. Qui sarà possibile presentare la propria richiesta di finanziamento. Consegnata la domanda, Poste Italiane avvia la procedura di valutazione della stessa: se questa si conclude con un esito positivo, il richiedente potrà contare sulle somme richieste.
Può capitare tuttavia che la propria domanda di mini prestito PostePay venga rifiutata. Questo responso, oltre che lasciare il richiedente con l’esigenza di ottenere un credito, può risolversi in un’incertezza di fondo sui motivi del rifiuto: cosa può aver comportato il diniego delle Poste? Perché è stato rifiutato il prestito?
Premesso che ogni caso presenta caratteristiche a sé, si possono elencare alcune tra le casistiche principali per un mancato finanziamento. Possiamo distinguere quei casi che originano dalle condizioni intrinseche del richiedente da quelli che comportano una carenza di informazioni sullo stesso da parte delle Poste in quanto ente erogante.
Partiamo dal caso più semplice: una persona potrebbe presentare una richiesta di prestito non commisurata alla sua capacità di ripagarlo. Questa casistica è più rilevante per i prestiti di maggiore importo. Richiedere 3 mila euro invece che mille può fare la differenza nel caso in cui il richiedente non disponga di una fonte di reddito stabile o risparmi adeguati: è tuttavia possibile che chi non ha le condizioni economiche per richiedere il primo finanziamento, non le avrà nemmeno per il secondo.
Un altro caso attiene alla storia creditizia pregressa del richiedente. Più precisamente, nel caso di un soggetto che abbia avuto difficoltà a ripagare debiti nei tempi e nei modi stabiliti, il suo nominativo potrebbe essere stato inserito nel registro dei cattivi pagatori. Questo è un registro, gestito dalla Centrale Rischi Finanziari (Crif), in cui sono segnati tutti i soggetti debitori che hanno ritardato nel pagamento di una o più rate del finanziamento concesso loro da un istituto di credito. A questa si aggiunge la Centrale Rischi della Banca d’Italia, che inserisce la posizione del cattivo pagatore solo a sofferenza conclamata.
In ultimo, il rifiuto potrebbe non essere motivato dalle caratteristiche del richiedente ma da un limite dell’ente erogante. Un cliente che richiedesse a Poste Italiane il suo primo finanziamento non potrebbe contare su una storia di crediti richiesti e debiti ripagati in tempo. Per Poste Italiane, questo sarebbe in cliente di difficile valutazione: con poche informazioni a disposizione, sarebbe più complicato capire le sue intenzioni e la sua correttezza. In questi casi, Poste Italiane potrebbe decidere di non rischiare e non erogare il mini prestito Poste Pay.
Prestito Postepay rifiutato: cosa fare
Come comportarsi se la propria richiesta di mini prestito PostePay è stata rifiutata? Partiamo dalle cause, per capire le conseguenze.
Il primo passo da fare è capire perché la tua richiesta è stata rifiutata. Questo può essere fatto contattando il servizio clienti delle Poste, chiamando da rete fissa il numero verde gratuito 803.160. è bene aver chiaro cosa chiedere: sarà necessario spiegare nel dettaglio quale tipo di finanziamento si era richiesto; quali documenti siano stati presentati e come si era risolto l’incontro in filiale con il consulente.
Dopo il supporto dell’operatore telefonico è possibile che si arrivi a conoscere meglio le motivazioni del rifiuto. Se il prestito è stato rifiutato perché la rata è stata considerata eccessiva rispetto al reddito, la soluzione è molto semplice. Il richiedente potrà provare a presentare una richiesta per un mini prestito di importo minore. È possibile che questa eventualità fosse già stata ventilata dal consulente in filiale al momento della prima richiesta. È poi possibile che la documentazione presentata fosse incompleta, o che qualcuno dei documenti presentati fosse scaduto o con dati non aggiornati. Anche in questo caso, il problema è di poco conto.
Più complicato è il caso in cui il nominativo richiedente risultasse presente sui registri della Centrale Rischi della Banca d’Italia o della Crif. In questi casi, il richiedente dovrebbe ottenere prima la cancellazione da questi database e solo in un secondo momento tornare a richiedere il prestito. Sarà possibile ottenere la cancellazione dal registro solo in seguito all’estinzione del debito in sofferenza e dopo un numero di mesi commisurato al numero di rate non pagate puntualmente.
Discorso diverso per chi si trovasse a richiedere il primo finanziamento. In questi casi, una soluzione potrebbe essere richiedere prima qualche finanziamento di importo minore: non necessariamente per un’effettiva necessità di finanziamento, quanto per poter dimostrare la propria correttezza una volta che si presenterà la domanda di mini prestito PostePay alle Poste Italiane.
Alternative al prestito PostePay rifiutato
Il mini prestito PostePay non è l’unica forma di finanziamento che Poste Italiane può offrire. Come presentato a inizio articolo, esistono altri prodotti, che variano per dimensione, scadenze e scopi del finanziamento.
Sempre restando in Poste Italiane, il richiedente potrebbe orientarsi verso la cessione del quinto dello stipendio o della pensione, con il prodotto Quinto BancoPosta; oppure richiedere uno dei mutui BancoPosta, anche se qui l’importo sarà sostanzialmente superiore a quello del miniprestito PostePay e le condizioni richieste saranno più stringenti.
Altrimenti, è possibile cercare alternative di prestito personale anche online: facili, veloci e sicuri i prestiti online rappresentano la soluzione ideale per chi ha difficoltà a ottenere finanziamenti presso finanziarie. Per consultare le offerte scarica gratuitamente il tuo preventivo da qui.
Articolo scritto da: Fabrizio Pagni
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!