Surroga prestito personale o finanziamento: si può fare?
Tutto quello che c’è da sapere sulla surroga del prestito personale e possibili alternative
La surroga del prestito è una procedura che consente di trasferire un prestito in corso da un istituto di credito a un altro, generalmente per ottenere condizioni più favorevoli, come un tasso di interesse più basso. Con questa procedura, un cliente può richiedere un prestito personale presso una finanziaria o una banca, corrispondere ordinatamente le rate secondo il piano di ammortamento e decidere in un secondo momento di cambiare istituto finanziario. Con la surroga, il nuovo istituto acquista il credito presso l’istituto originario. Il debitore viene così liberato dal primo creditore e si ritrova a dover corrispondere i pagamenti al secondo. Proviamo a vedere come funziona la surroga prestito e se è consentita dagli istituti.
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Surroga prestito, cosa vuol dire?
La surroga del prestito, o portabilità, può essere definita come un’operazione di ristrutturazione del debito. Essa prevede la sostituzione del creditore originario con un nuovo creditore, che subentra nel contratto di finanziamento in corso.
In pratica, il cliente che ha già un prestito in corso può richiedere a un altro istituto di credito di assumersi l’obbligo di rimborsare il debito residuo alla banca originaria.
Questa operazione può essere conveniente per il debitore quando le condizioni di mercato si siano rese più favorevoli rispetto a quelle concordate nella stipula del contratto. Il calo dei tassi di interesse potrebbe portare il mercato verso offerte meno onerose per il debitore.
È più frequente sentire parlare di surroga del mutuo rispetto alla surroga del prestito personale. Questo perché, di norma, un mutuo ha sia importi che durate maggiori rispetto a un prestito personale: un prestito personale non eccede i 70/80 mila euro di importo e una durata di 10 anni.
Surroga del prestito: cosa dice la normativa
L’articolo 120-quater del Testo unico bancario, Dlgs 385/1993, disciplina l’operazione di surroga e stabilisce che “per effetto della surrogazione il mutuante surrogato subentra nelle garanzie, personali e reali, accessorie al credito cui la surrogazione si riferisce”.
Il codice civile italiano prevede tre casi in cui si può ricorrere alla surrogazione: surrogazione per volontà del creditore (art.1201), surrogazione per volontà del debitore (art.1202), surrogazione legale (art.1203).
Più in dettaglio, “il creditore, ricevendo il pagamento da un terzo, può surrogarlo nei propri diritti. La surrogazione deve essere fatta in modo espresso e contemporaneamente al pagamento.” (art. 1201 C.C.). Secondo questo articolo, la finanziaria o banca creditrice “cede la propria posizione creditoria” all’istituto che abbia comprato il suo credito.
Secondo l’articolo 1202 del Codice Civile, La surrogazione ha effetto quando concorrono le seguenti condizioni:
- -che il mutuo e la quietanza risultino da atto avente data certa
- -che nell’atto di mutuo sia indicata espressamente la specifica destinazione della somma mutuata
- che nella quietanza si menzioni la dichiarazione del debitore circa la provenienza della somma impiegata nel pagamento. Sulla richiesta del debitore, il creditore non può rifiutarsi di inserire nella quietanza tale dichiarazione.
Surroga prestito personale: si può fare?
La surroga del prestito personale è possibile per tutti i prestiti personali, indipendentemente dalla tipologia, dall’importo finanziato o dalla durata del finanziamento. Tuttavia, esistono alcuni requisiti che devono essere soddisfatti per poter procedere alla surroga:
- Il prestito personale deve essere ancora in corso di ammortamento.
- Il cliente deve avere una buona situazione finanziaria, in grado di garantire il rimborso del nuovo prestito.
- Il nuovo istituto di credito deve essere disposto a subentrare nel contratto di finanziamento.
Prima di procedere alla surroga del prestito personale, è importante effettuare alcuni controlli e valutazioni: devono essere verificate le condizioni del proprio prestito personale. è importante verificare il tasso di interesse, lo spread, la durata del finanziamento e le eventuali spese accessorie.
È opportuno cercare le migliori offerte sul mercato: è importante confrontare le offerte di diversi istituti di credito per trovare la soluzione più conveniente. Infine, il debitore dovrebbe verificare la propria situazione finanziaria: è importante assicurarsi di avere la capacità di rimborsare il nuovo prestito.
Il ricorso alla surroga del prestito personale può essere motivato dall’esigenza di ristrutturare il proprio debito: diminuire il suo costo complessivo ed eventualmente modificare la sua durata. Per questo motivo può essere consigliabile rivolgersi a un consulente finanziario per ottenere una consulenza personalizzata.
Alternative alla surroga del finanziamento
Se le condizioni del proprio prestito personale non sono più vantaggiose, esistono alcune alternative alla surroga che possono essere valutate.
- Richiedere il rinnovo del prestito
- Eseguire l’estinzione anticipata del prestito
- Rivalutare il prestito
Con il rinnovo del prestito il cliente può richiedere alla banca originaria di rinnovare il prestito, stipulando un nuovo contratto con condizioni più favorevoli. L’estinzione anticipata del prestito permette al cliente di estinguere anticipatamente il prestito, rimborsando il capitale residuo alla banca originaria.
La surroga e il rinnovo del prestito sono due operazioni simili, che consentono di ottenere condizioni più favorevoli sul proprio prestito personale. Tuttavia, esistono alcune differenze tra le due procedure:
La surroga è una procedura più complessa e costosa del rinnovo del prestito. In particolare, il cliente deve sostenere i costi di istruttoria e di perizia della nuova banca.
La surroga può essere effettuata anche se il prestito è stipulato con un’altra banca. Il rinnovo del prestito, invece, può essere effettuato solo se il prestito è stipulato con la stessa banca che lo ha erogato.
Infine, con la rivalutazione del prestito, il cliente può richiedere alla banca originaria di rivalutare il prestito, aumentando l’importo finanziato e la durata del finanziamento. In questo ultimo modo, il debitore potrebbe ottenere della liquidità ulteriore, utile a pagare quelle scadenze che potrebbero portarlo a una crisi di liquidità. Va da sé che quest’ultima soluzione debba essere soppesata attentamente: il rischio è che, per superare un problema di liquidità – la carenza di contante momentanea -, ci si ritrovi con problemi di insolvenza, che comportano una dimensione dei debiti e degli oneri su questi maggiore alla capacità di estinguerli con i redditi da lavoro o da capitale.
La surroga del prestito personale è una procedura che può consentire di risparmiare sui costi del finanziamento. Tuttavia, prima di procedere è importante valutare attentamente tutti i costi e i benefici dell’operazione. Per qualsiasi dubbio o curiosità non esitare a contattarci.
Articolo scritto da: Fabrizio Pagni
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